Pittura e scultura

LA CRISI DEL SISTEMA  

La nostra idea della necessità, soprattutto oggi  in un mondo globalizzato in crisi, di una controinformazione culturale, nasce dalla constatazione  del progressivo  degrado  e mistificazione dei valori dell'  arte e della cultura di fronte al quale  pensiamo che  occorra reagire ,uscendo da un atteggiamento colpevolmente passivo di gran parte dei media ma anche di molti artisti ed uomini di cultura .

La crisi economica che stiamo attraversando può a nostro avviso ,paradossalmente ,spazzare via , cosi' come è stato per molti istituti bancari di allegra finanza e disonesta gestione , anche un certo tipo di mistificazioni presenti nel mondo dell'arte .E' un'occasione unica per l'artisti ,gallerie, operatori  del mondo dell'arte ,per ripensare a se stessi in modo nuovo e riportare tutto il sistema entro parametri piu' corretti.

Per quanto concerne la sfera artistica, abbiamo sempre  ritenuto  che la vera ricerca spesso sia emarginata e nascosta dietro i palcoscenici  mediatico-mercantili  ancora  imperanti ma oggi in crisi . 


Pur consapevoli dei nostri limiti ,intendiamo nel nostro piccolo , cominciare a   proporre  ai visitatori del sito, linee e  modelli  di pensiero e  produzioni artistiche alternative, frutto anche di  una ricerca e di un  pensiero  controcorrente .
Per far questo ,occorrono criteri e parametri diversi da quelli  oggi imposti da un certo sistema di potere monocratico .



Gli articoli  che seguono    chiariscono  ulteriormente  il nostro pensiero su questo tema.


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Post scritto quattro anni fa ma, in parte, ancora attuale.

LA CRISI DEL SISTEMA ARTE

Se volessimo rappresentare, con un’ immagine naturale, il complesso sistema dell’arte contemporanea, esso ci apparirebbe come un’intricata giungla dove, ancora oggi, prevale la legge del più forte, perché spesso sembra mancare, soprattutto in una società globale, ciò che secoli di evoluzione umana dovrebbero aver prodotto di positivo: coscienza di sè e degli altri, sensibilità, cultura, giustizia, amore vero per la bellezza e per il bambino creativo che è in noi. Invece dominano pochi dinosauri dediti solo alla costruzione del proprio dominio territoriale: ricchi gruppi finanziari, potentati locali ognuno con un gallo, le proprie gallerie, artisti, critici d’arte, musei e mass media cui della cultura vera e della ricerca artistica interessa assai poco e dove, pur in un'ottica liberista, non esistono né libertà, nè meritocrazia reale, ne’ regole condivise, né conoscenza dei soggetti del mercato ....


Gli artisti, quelli che in fondo dovrebbero essere i veri, unici artefici dell’espressione umana e del sistema arte, attraverso le cui opere esso si alimenta, non contano quasi nulla. I pochi critici d’arte capaci ed onesti, le gallerie e direttori di musei che non vogliono vendersi, o seguire le linee ed i modelli artistici imposti dal denaro, sono in gran parte costretti ad operare nel sottobosco. Dunque, semplificando,abbiamo: grandi gruppi mercantili, fondazioni, gallerie, direttori di musei che monopolizzano e decidono le regole e condizionano il mercato del pubblico meno avveduto. Nel sottobosco: piccoli mercanti, galleristi, organizzatori di eventi improvvisati che, per sopravvivere, sfruttano gli artisti facendosi pagare per esporre ed infine qualche rara, di solito piccola galleria e qualche critico illuminato o gallerista, che ancora sanno amare l’arte al di là delle convenienze e del mero profitto personale .



IL NUOVO RUOLO DELL’ARTISTA

In questa nostra analisi, non vogliamo qui sottrarci alla descrizione della responsabilità di molti artisti in questo gioco di mistificazioni del sistema di potere sopra descritto.

Ci sono artisti che, per necessità, ambizione o egocentrismo esasperato ( tutti gli artisti sono un po' necessariamente egocentrici) si vendono al mercato. Altri si prestano al palcoscenico e rinunciano così alla loro libera ricerca per adeguarsi al sistema. Qualcuno, tramite conoscenze, entra nelle alte sfere del sistema per cercare di cambiarlo dall’ interno, ma in definitiva ne resta spesso invischiato. Tutti gli altri, stiamo parlando naturalmente di quelli che pur esprimono arte di qualità, quelli che fanno davvero libera ricerca ma che sono più introversi per natura, sono spesso ignorati, sfruttati, trattati con arroganza e sufficienza : eppure sono loro i veri detentori del sapere. Noi però riteniamo che, come in ogni sottobosco che si rispetti, proprio qui ci sia la linfa vitale dell'arte. Dunque, scendendo nel concreto, come cambiare questo tipo inaccettabile di sistema oltre che ,come detto in precedenza, facendo controinformazione ?


LE ASSOCIAZIONI COME PUNTO DI PARTENZA PER UNA RIVOLUZIONE CULTURALE ED ARTISTICA

La risposta per noi è abbastanza chiara: occorre, che gli artisti, che restano comunque il perno di tutto il sistema, prendano coscienza della loro forza e imparino ad essere indipendenti, i critici di se stessi e della società in cui operano e non solo attraverso i messaggi delle loro opere. Occorre che si impegnino, uscendo dal naturale individualismo ed egocentrismo associandosi e lottando per creare una alternativa ai modelli del sistema, una controcorrente di pensiero e di azione assumendosi l’impegno di un nuovo ruolo anche sociale.

Da tempo si va intensificando in Italia la costituzione di nuove associazioni artistico –culturali. Questo è già un gran segnale in questa direzione, ma è fondamentale che queste associazioni si organizzino e coordinino, che trovino alleati ( critici onesti, giornalisti uomini di cultura , istituzioni ecc.) e, a nostro avviso, sarebbe importante riuscire a costruire nel tempo delle vere e proprie federazioni di associazioni artistiche .

Il passo successivo concreto potrebbe essere quello si selezionare gli artisti più validi di ogni associazione organizzando insieme eventi espositivi o la partecipazione a fiere d'arte degli stessi, cercando appoggi a livello istituzionale e di gallerie per rompere il monopolio dei grandi gruppi oggi dominanti.
Nell’era informatica si puo’, in tempi rapidi, comunicare, costruire una rete di collaborazione discussione attiva: il grillismo di cui parleremo nell'articolo successivo, qualcosa ha pur dimostrato. E’ quello che anche noi, in modi diversi e nel nostro piccolo, abbiamo iniziato a fare, ma occorre soprattutto, come associazioni collegate, premere sulle istituzioni pubbliche affinchè contrastino il monopolio privato e l’assenza di regole del mercato. A nostro avviso, esistono infatti parametri diversi e ben più seri di quelli stabiliti dal potere e dal denaro per riconoscere selezionare l'arte di qualità sottraendola alle mistificazioni .

CRITERI DI VALUTAZIONE E SELEZIONE ARTISTICA:


-originalità, unicità e coerenza del percorso artistico nel tempo,
-qualità  e tecnica espressiva unite a d attualità ed originalità dei temi e nella poetica,
-rivalutazione , accanto alle attuali forme d’arte, della pittura e della scultura di qualità, ormai quasi assenti nelle grandi fiere d’arte, nelle esposizioni nazionali ed internazionali pubbliche e private,
- ma, soprattutto che il giudizio su cosa sia arte o no discenda da una seria e trasparente selezione, non decisa da monopoli privati, ma da parte di commissioni di persone competenti (artisti, critici, storici dell’arte, uomini di cultura ecc.) nominate dalle Istituzioni nazionali, comprese appunto le associazioni d'arte. 

Chiudo con una frase di Philiph Daverio, a mio parere, uno dei pochi critici onesti e capaci in circolazione e che condivido naturalmente : 

"..oggi la vera arte si trova  fuori dai palcoscenici mediatici negli studi di artisti spesso sconosciuti ma che fanno vera ricerca..."




1 commento:

Aldo ha detto...

Condivido in pieno anali lucida sul degrado del sistema arte Italiano e non solo.