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QUESTA E' SOLO LA SEZIONE GENERALE ED INTRODUTTIVA RISERVATA AL TEMA ARTE E NATURA , POTETE VEDERE MOLTE ALTRE IMMAGINI ,FOTOGRAFIE ,TESTI ED OPERE SULLA NATURA E PUBBLICARE LE VOSTRE OPERE E COMMENTI SUL BLOG COLEGATO :
POESIE INVIATECI DA E.GOZIO
e il silenzio delle cucine odorose.
Vedevo svettare, alti e luminosi
i girasoli dai grandi petali gialli,
gravidi di semi; I carri trainati dai
cavalli che, con lieve cigolio,
trasportavano lentamente, ma senza
sosta,i girasoli recisi dalle lame affilate.
Oh! Che gioia ritrovare la quiete
infinita della vita di campagna e
sentire giungere dalla cascina
la musica dell’ antico frantoio,
mentre le grandi macine di pietra
continuavano a girare e girare con
forza, per donarci l’olio del sole.
Gianfranco Gozio
PROGETTO LIBRO
Di Angelo Mazzoleni
rappresenta uno dei modi possibili per sperimentare ed esprimere nuovi linguaggi fotografici.:come avviene oggi in letteratura ed in altre arti, a differenza di pittura e scultura dove si può rinnovare il linguaggio anche attraverso l'uso di strumenti materici, la fotografia, per sua natura , limitata in tal senso , necessiterebbe a maggior ragione di soluzioni tecniche diverse per avere possibilità di sviluppo secondo schemi non ripetitivi e limitanti,
permette di realizzare accostamenti arditi, attraverso l’integrazione o unione di immagini di campi semantici diversi : come avviene ,ad esempio in letteratura, attraverso l’utilizzo di metafore o altre figure retoriche, ridando un impulso creativo ed originalità al messaggio finale,
consente di proporre , anche nella fotografia , stili e contenuti creativi : simbolici ,concettuali , surreali , ecc., potenzialmente con infinite possibilità di applicazione e di sviluppo.
Infine, rispetto all’utilizzo solo della postproduzione, cui comunque può essere abbinata, presenta alcune differenze e vantaggi:
MACROFORUM Sito di fotografia naturalistica
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POESIE ED IMMAGINI SULLA NATURA
POESIE INVIATECI DA E.GOZIO
Fotografie creative natura di Angelo Mazzoleni
I girasoli
In un caldo meriggio d’estate, un sole
accecante mi abbaglia e gli alberi
sono quasi privi d’ombra. Tocco la
terra e riscopro l’emozioni e gli odori
di quand’ero fanciullo. Rivedevo quei
campi bruciati dal sole, risentivo il
suono delle cicale, le voci dei contadini
Vedevo svettare, alti e luminosi
i girasoli dai grandi petali gialli,
gravidi di semi; I carri trainati dai
cavalli che, con lieve cigolio,
trasportavano lentamente, ma senza
sosta,i girasoli recisi dalle lame affilate.
Oh! Che gioia ritrovare la quiete
infinita della vita di campagna e
sentire giungere dalla cascina
la musica dell’ antico frantoio,
mentre le grandi macine di pietra
continuavano a girare e girare con
forza, per donarci l’olio del sole.
Gianfranco Gozio
PROGETTO LIBRO
Di Angelo Mazzoleni
NOTA INTRODUTTIVA DELL’AUTORE
Durante il corso della mia attività artistica, ormai trentennale , in ambito pittorico e scultoreo, ho avuto modo di sviluppare in parallelo ,soprattutto in questi ultimi anni , una ricerca espressiva e sperimentale anche nel settore della fotografia creativa, con particolare riguardo a quella naturalistica .
Questo mio libro ha dunque l’obiettivo primario di documentare alcune fasi di questa esperienza ma anche di verificare se , come credo , sia possibile, anche nella fotografia naturalistica , esprimere contenuti e forme artistiche senza sconfinare nella pura arte digitale.
Viviamo d’altro canto in un’età globale complessa e contraddittoria dove sempre più cruciale ed attuale diventa , per la nostra stessa sopravvivenza, affrontare, prima che sia troppo tardi, il difficile rapporto tra natura e uomo, tra tecnologia e progresso e salvaguardia dell’ambiente . Credo che anche l’artista , oltre a prendere posizione chiara rispetto alle problematiche connesse ad un inquinamento anche culturale, , debba cercare di dare un proprio contributo al risveglio delle coscienze anche su questi temi.
Nelle pagine che seguono il lettore troverà dunque, accanto a foto creative ,di impianto simbolico-concettuale o elaborate a fini più marcatamente artistici , fotografie più tradizionali o di denuncia delle problematiche connesse al mondo della natura. In altri termini, un racconto per immagini del micro-macro universo che ci circonda visto secondo la prospettiva particolare non di un fotografo ma appunto di un artista.
Spero che le mie immagini possano trasmettere , meglio delle parole, attraverso emozioni e pensieri , il senso di questo mio lavoro.
ARTE , FOTOGRAFIA E NATURA
Si è molto dibattuto sulle differenze in ambito artistico tra pittura ,scultura e fotografia ,si è discusso ed ancora si discute sulla preminenza dell’una o dell’altra nell’ambito delle arti visive , se fotografia e pittura non siano entrambe o meno finzioni del reale ,se sia possibile o meno anche nella fotografia e nelle sue elaborazioni parlare di arte , ma soprattutto se sia possibile arrivare ad espressioni artistiche anche in quel settore della fotografia che personalmente mi ha sempre affascinato : la fotografia naturalistica.
In base alla mia esperienza posso solo dire che certo le differenze tra le diverse arti visive sono molte a cominciare da quella più evidente ,che soprattutto nella fotografia digitale attuale ed in certe forme che ha assunto con le innovazioni tecnologiche non c’è matericità ,manualità , che spesso ,quando c’è eccesso di manipolazione tecnologica ,la stessa foto di partenza finisce col diventare qualcos’altro dalla fotografia così come la si è sempre intesa ,che il confronto scontro tra fotografi puristi e coloro che sperimentano nuove vie col supporto delle nuove tecnologie è tutt’ora in pieno sviluppo.
Personalmente ritengo la fotografia, anche quella naturalistica, sia semplicemente un mezzo per esprimere in modo diverso dalla pittura e dalla scultura parti di noi e del mondo. Ho fatto e continuo a fare, per passione ,fotografie realistico-documentative ,ma ritengo che accanto a queste, che hanno un obiettivo prettamente didascalico e scientifico ,si possa andare oltre ed arrivare a forme d’arte anche attraverso la fotografia naturalistica . Certo si tratta di una difficile sfida , scopo di questo mio libro è dunque anche quello di documentare questo mio tentativo.
Ciò che, a mio parere, rende una foto un’opera d’arte o meno sono in ogni caso alcuni elementi portanti che qui sintetizzo per brevità:
un contenuto e messaggio profondo con più livelli di lettura rispetto alla foto documentaristica ,
una tematica di sviluppo nel tempo,
una tecnica adeguata di base,
una capacità di tramettere al pubblico emozioni profonde.
FOTOGRAFIA E TECNOLOGIA
Prima di arrivare alla fotografia pura ho peraltro sperimentato diverse soluzioni e contestualizzazioni perché non volevo abbandonare la materia e la manualità che da sempre ha accompagnato la mia attività di pittore-scultore.
In seguito ho sperimentato anche forme più estreme di elaborazione digitale ,ma ,soprattutto nella fotografia naturalistica ,ho presto compreso che questo finiva per stravolgere il concetto stesso di fotografia e l’immagine di partenza diventando altro.
La sintesi di questo percorso ancora in evoluzione è l’utilizzo di una tecnica di base oggi poco utilizzata con l’avvento del digitale ,tecnica che non esclude ovviamente perfezionamenti di post produzione ,ma che li rende meno necessari ed intensi rispetto al solo utilizzo dei programmi oggi pù utilizzati come ad es,Phothoshop.
Oggi ritengo che, nella fotografia naturalistica ,occorra infatti limitare al solo necessario la manipolazione digitale e che le tecniche di postproduzione debbano essere solo un uso e non un abuso del materiale di partenza ,volto a valorizzare e non a stravolgere l’immagine .
In sostanza una sintesi di equilibrio tra tecnologia e tradizione tra documentazione e messaggio espressivo e creativo oltre il reale .
La tecnica della sovrapposizione immagini in interno fotocamera ,da questo punto di vista e come cercherò di spiegare nella pagina successiva ,consente ,a mio parere ,di raggiungere espressioni artistico-documentative senza scadere nel banale fotomontaggio fine a se stesso o nella pura arte digitale .
TECNICHE DI RIPRESA
ATTREZZATURA
Mi pare giusto chiarire in via preliminare che tutte le fotografie qui presentate son state realizzate con Reflex digitali della Nikon : la d80 e, per la maggior parte , la D300 .Gli obiettivi vanno dal 18-125mm Nikon al Tamron 18-270mm , ai macro 60mm Nikon e 180mm Sigma ed al grandangolare Sigma 10-20mm. Ho utilizzato ,in alcuni casi, tubi di prolunga , filtri polarizzatori o artigianali ,compreso un semplice vetro bagnato di gocce d’acqua. Insomma ,in alcune specifiche circostanze , ciò che la fantasia mi suggeriva in relazione alla tipologia di foto ed al messaggio che volevo esprimere.
La tecnica della sovrapposizione di immagini in interno-fotocamera
Molte delle fotografie qui presentate sono, come detto, realizzate con tale tecnica che cercherò brevemente di illustrare.Si tratta in sostanza di una opzione presente ad esempio in alcune fotocamere Nikon, ma ha precedenti illustri e veniva già utilizzata nelle macchine fotografiche analogiche , scattando due o più fotografie senza far avanzare il rullino.
Con l'evoluzione tecnologico-digitale, oggi sembra essere stata quasi abbandonata benchè consenta appunto di sovrapporre una , due o varie immagini diverse ottenendo, se ben utilizzata, risultati particolari ed interessanti. La ragione è abbastanza semplice: si preferisce utilizzare direttamente gli strumenti analoghi presenti nella postproduzione come ad esempio Phothoshop, che però, come cercherò di dimostrare più avanti, non consentono esattamente di ottenere gli stessi risultati.
Cominciamo col dire che questo procedimento , ovviamente, si presta soprattutto ad un utilizzo nella fotografia creativa o artistica più che in quella documentaristica e che , durante le fasi del processo sviluppato all'interno della macchina fotografica , è possibile regolare meglio che in PP a quale dei due scatti si vuol dare dominanza maggiore nella sovrapposizione ,è possibile naturalmente decidere anche di dar loro pari rilevanza ed è inoltre possibile avere ,sia pure in piccolo, l'anteprima del risultato finale .
Tuttavia ,le ragioni più importanti di un suo, a mio parere , auspicabile rilancio, possono essere riassunte in questi considerazioni :
Con l'evoluzione tecnologico-digitale, oggi sembra essere stata quasi abbandonata benchè consenta appunto di sovrapporre una , due o varie immagini diverse ottenendo, se ben utilizzata, risultati particolari ed interessanti. La ragione è abbastanza semplice: si preferisce utilizzare direttamente gli strumenti analoghi presenti nella postproduzione come ad esempio Phothoshop, che però, come cercherò di dimostrare più avanti, non consentono esattamente di ottenere gli stessi risultati.
Cominciamo col dire che questo procedimento , ovviamente, si presta soprattutto ad un utilizzo nella fotografia creativa o artistica più che in quella documentaristica e che , durante le fasi del processo sviluppato all'interno della macchina fotografica , è possibile regolare meglio che in PP a quale dei due scatti si vuol dare dominanza maggiore nella sovrapposizione ,è possibile naturalmente decidere anche di dar loro pari rilevanza ed è inoltre possibile avere ,sia pure in piccolo, l'anteprima del risultato finale .
Tuttavia ,le ragioni più importanti di un suo, a mio parere , auspicabile rilancio, possono essere riassunte in questi considerazioni :
rappresenta uno dei modi possibili per sperimentare ed esprimere nuovi linguaggi fotografici.:come avviene oggi in letteratura ed in altre arti, a differenza di pittura e scultura dove si può rinnovare il linguaggio anche attraverso l'uso di strumenti materici, la fotografia, per sua natura , limitata in tal senso , necessiterebbe a maggior ragione di soluzioni tecniche diverse per avere possibilità di sviluppo secondo schemi non ripetitivi e limitanti,
permette di realizzare accostamenti arditi, attraverso l’integrazione o unione di immagini di campi semantici diversi : come avviene ,ad esempio in letteratura, attraverso l’utilizzo di metafore o altre figure retoriche, ridando un impulso creativo ed originalità al messaggio finale,
consente di proporre , anche nella fotografia , stili e contenuti creativi : simbolici ,concettuali , surreali , ecc., potenzialmente con infinite possibilità di applicazione e di sviluppo.
Infine, rispetto all’utilizzo solo della postproduzione, cui comunque può essere abbinata, presenta alcune differenze e vantaggi:
- in interno-camera è possibile, partendo da un'idea , trovare sul campo i soggetti idonei alla sua realizzazione componendo gli scatti in quest'ottica a priori e dunque consente di programmare e progettare meglio il risultato finale,
- è possibile, in pochi istanti, provare combinazioni di soluzioni diverse e visualizzarle immediatamente,
- il risultato di una sovrapposizione in interno-fotocamera e certi effetti( soprattutto con più sovrapposizioni), non sempre sono riproducibili in postproduzione che peraltro richiede tempi più lunghi di lavoro.
Naturalmente questa tecnica, attualmente, presenta anche dei limiti , molte volte però superabili con la postproduzione:
anche quando ben programmata nelle dominanze tra le diverse foto da sovrapporre ,la fotografia finale risulta spesso poco definita in alcune aree o con aloni indesiderati, spesso manca di contrasto , difetti che peraltro , come detto , è quasi sempre possibile eliminare con alcuni rapidi interventi successivi in postproduzione.
Ovviamente , i risultati migliori si ottengono utilizzando almeno una o più foto con lo sfondo uniforme (chiaro o scuro ) con il soggetto preventivamente fotografato in una posizione ottimale e calcolando ad ogni scatto l’esposizione più idonea .
anche quando ben programmata nelle dominanze tra le diverse foto da sovrapporre ,la fotografia finale risulta spesso poco definita in alcune aree o con aloni indesiderati, spesso manca di contrasto , difetti che peraltro , come detto , è quasi sempre possibile eliminare con alcuni rapidi interventi successivi in postproduzione.
Ovviamente , i risultati migliori si ottengono utilizzando almeno una o più foto con lo sfondo uniforme (chiaro o scuro ) con il soggetto preventivamente fotografato in una posizione ottimale e calcolando ad ogni scatto l’esposizione più idonea .
Come si vede questo è uno dei possibili percorsi sperimentali peraltro non nuovi ,ma forse storicamente poco sfruttati per la realizzazione di foto creative unitamente ovviamente ad altri presenti all’interno della fotocamera ed alla capacità tecnica ed intuitiva di chi fotografa di sfruttare elementi presenti sul campo ,primo fra tutti ,quella che in fondo è l’essenza della fotografia : l’uso e la gestione della luce.
Bergamo 2010
Angelo Mazzoleni
ALCUNE ALTRE FOTOGRAFIE
Serie notturno-crepuscolari
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