Fotografia

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POESIE ED IMMAGINI  SULLA NATURA





POESIE INVIATECI DA E.GOZIO

Fotografie creative natura di Angelo Mazzoleni
            
I girasoli

In un caldo meriggio d’estate, un sole
accecante mi abbaglia e gli alberi
sono quasi privi d’ombra. Tocco la
terra e riscopro l’emozioni e gli odori
di quand’ero fanciullo. Rivedevo quei
campi bruciati dal sole, risentivo il
suono delle cicale, le voci dei contadini

e il silenzio delle cucine odorose.
Vedevo svettare, alti e luminosi
i girasoli dai grandi petali gialli,
gravidi di semi; I carri trainati dai
cavalli che, con lieve cigolio,
trasportavano lentamente, ma senza
sosta,i girasoli recisi dalle lame affilate.

Oh! Che gioia ritrovare la quiete
infinita della vita di campagna e
sentire giungere dalla cascina
la musica dell’ antico frantoio,
mentre le grandi macine di pietra
continuavano a girare e girare con
forza, per donarci l’olio del sole.



Gianfranco Gozio















PROGETTO LIBRO
Di Angelo Mazzoleni

NOTA INTRODUTTIVA DELL’AUTORE

Durante il corso della mia attività artistica, ormai  trentennale , in ambito  pittorico e scultoreo, ho avuto modo  di sviluppare in parallelo ,soprattutto in questi ultimi anni , una ricerca espressiva e sperimentale anche  nel settore della fotografia creativa, con particolare riguardo a quella naturalistica .
Questo mio libro ha dunque l’obiettivo primario di documentare  alcune fasi di questa esperienza ma anche di   verificare  se , come credo , sia possibile,  anche nella fotografia naturalistica ,  esprimere contenuti e forme artistiche  senza sconfinare nella pura arte digitale.
Viviamo d’altro canto in un’età globale  complessa e contraddittoria dove sempre più cruciale ed attuale diventa , per la nostra stessa sopravvivenza, affrontare, prima che sia troppo tardi, il difficile rapporto tra natura e uomo, tra tecnologia e progresso e salvaguardia dell’ambiente . Credo che anche l’artista , oltre a prendere posizione chiara  rispetto alle  problematiche connesse ad  un inquinamento anche culturale, ,  debba cercare di  dare un proprio contributo al risveglio delle coscienze anche  su questi temi.
Nelle pagine che seguono il lettore troverà dunque, accanto a foto creative ,di impianto simbolico-concettuale  o  elaborate a fini più marcatamente artistici ,  fotografie   più tradizionali  o di denuncia  delle  problematiche connesse al mondo della natura. In altri termini,  un racconto  per immagini del micro-macro universo  che ci circonda  visto secondo la prospettiva   particolare non di un  fotografo ma appunto di un artista. 
Spero  che le mie immagini possano trasmettere , meglio delle parole, attraverso emozioni e pensieri , il senso di questo mio lavoro.


ARTE , FOTOGRAFIA  E NATURA


Si è molto dibattuto sulle differenze in ambito artistico tra pittura ,scultura e fotografia  ,si è discusso ed ancora  si discute sulla preminenza dell’una o dell’altra  nell’ambito delle arti visive , se  fotografia e pittura non siano entrambe o meno  finzioni del reale ,se sia possibile o meno anche nella fotografia  e nelle sue elaborazioni parlare di arte , ma soprattutto se sia possibile arrivare ad espressioni artistiche  anche in quel settore della fotografia che personalmente  mi ha sempre affascinato : la fotografia naturalistica.
In base alla mia esperienza posso solo dire che certo le differenze tra le diverse  arti visive  sono molte a cominciare da quella più evidente ,che soprattutto nella fotografia digitale attuale ed in certe forme  che ha assunto con le innovazioni tecnologiche  non c’è matericità ,manualità , che spesso ,quando c’è eccesso di manipolazione  tecnologica ,la stessa foto di partenza finisce col diventare qualcos’altro dalla fotografia così come la si è sempre intesa ,che il confronto scontro tra fotografi puristi e coloro che sperimentano nuove vie col supporto delle nuove tecnologie è tutt’ora in pieno sviluppo.
Personalmente ritengo la fotografia, anche quella naturalistica, sia semplicemente un mezzo per esprimere in modo diverso dalla pittura e dalla scultura parti di noi e del mondo. Ho fatto e continuo a fare, per passione ,fotografie  realistico-documentative ,ma ritengo che accanto a queste, che hanno un obiettivo prettamente didascalico e scientifico ,si possa   andare oltre ed  arrivare a forme d’arte  anche  attraverso la fotografia  naturalistica . Certo si tratta di una difficile sfida , scopo di questo  mio libro è dunque anche quello di documentare questo mio tentativo.
Ciò che, a mio parere, rende una foto un’opera d’arte  o meno sono  in ogni caso alcuni elementi portanti che  qui sintetizzo per brevità:

un contenuto e messaggio profondo con più livelli di lettura rispetto alla foto documentaristica ,
una tematica di sviluppo nel tempo,
una tecnica adeguata di base,
una capacità di tramettere  al pubblico emozioni profonde.

FOTOGRAFIA E TECNOLOGIA

Prima di arrivare alla fotografia pura ho peraltro  sperimentato diverse soluzioni e contestualizzazioni  perché non volevo abbandonare la materia e la manualità che da sempre ha accompagnato la mia attività di pittore-scultore.
In seguito ho sperimentato anche forme più estreme di  elaborazione digitale ,ma ,soprattutto nella fotografia naturalistica ,ho presto compreso che questo finiva per stravolgere il concetto stesso di fotografia e l’immagine di partenza diventando altro.
La sintesi di questo percorso ancora in evoluzione  è l’utilizzo di una tecnica di base oggi poco utilizzata con l’avvento del digitale ,tecnica che non esclude ovviamente perfezionamenti di post produzione ,ma che li rende meno necessari ed intensi rispetto al solo utilizzo dei programmi oggi pù utilizzati  come ad es,Phothoshop.
Oggi ritengo che, nella fotografia naturalistica ,occorra  infatti limitare al solo necessario la manipolazione digitale e che  le tecniche di postproduzione debbano essere solo un uso e non un abuso del materiale di partenza ,volto a valorizzare e non a stravolgere l’immagine .
In sostanza una sintesi di equilibrio tra tecnologia e tradizione tra documentazione e messaggio espressivo e creativo oltre il reale .
La tecnica della sovrapposizione immagini in interno fotocamera ,da questo punto di vista e come cercherò di spiegare  nella pagina successiva ,consente ,a mio parere ,di raggiungere espressioni artistico-documentative senza scadere nel banale  fotomontaggio fine a se stesso o nella pura arte digitale .

TECNICHE DI RIPRESA


ATTREZZATURA

Mi pare giusto  chiarire in via preliminare  che tutte le fotografie qui presentate son state realizzate con  Reflex digitali della Nikon : la d80 e, per la maggior parte , la D300 .Gli obiettivi vanno dal 18-125mm Nikon al Tamron 18-270mm , ai macro 60mm Nikon e 180mm Sigma ed al grandangolare Sigma 10-20mm. Ho utilizzato ,in alcuni casi,  tubi di prolunga , filtri polarizzatori  o artigianali ,compreso un semplice vetro bagnato di gocce d’acqua. Insomma ,in alcune specifiche circostanze , ciò che la fantasia mi suggeriva in relazione alla tipologia di foto ed al messaggio che volevo esprimere.
La tecnica della sovrapposizione di immagini in interno-fotocamera
Molte delle fotografie qui  presentate  sono, come detto, realizzate con tale tecnica  che cercherò brevemente di illustrare.Si tratta  in sostanza  di una opzione presente ad esempio in alcune  fotocamere Nikon,  ma ha precedenti illustri e veniva già utilizzata nelle macchine fotografiche analogiche , scattando due o più fotografie senza far avanzare il rullino.
Con l'evoluzione tecnologico-digitale, oggi sembra essere stata quasi abbandonata benchè  consenta appunto  di sovrapporre  una , due o varie immagini diverse ottenendo, se ben utilizzata, risultati particolari ed interessanti. La ragione è abbastanza semplice:  si preferisce utilizzare direttamente  gli strumenti analoghi presenti nella postproduzione come ad esempio Phothoshop, che però, come cercherò di dimostrare più avanti, non consentono esattamente di ottenere gli stessi risultati.
Cominciamo col dire che questo procedimento , ovviamente,  si presta  soprattutto  ad un utilizzo nella fotografia creativa o artistica più che in quella documentaristica e che , durante  le fasi del processo sviluppato all'interno della macchina fotografica , è possibile regolare meglio che in PP  a quale dei due scatti  si vuol dare  dominanza maggiore nella sovrapposizione ,è possibile naturalmente  decidere anche di dar loro pari rilevanza ed è inoltre possibile avere ,sia pure in piccolo, l'anteprima del risultato  finale .
Tuttavia ,le ragioni più importanti   di un suo, a mio parere , auspicabile  rilancio, possono essere riassunte in questi  considerazioni :

rappresenta uno dei modi possibili  per sperimentare ed esprimere  nuovi linguaggi fotografici.:
come avviene oggi  in letteratura  ed in altre arti, a differenza di pittura e scultura dove si può rinnovare il linguaggio  anche attraverso l'uso di strumenti materici, la fotografia, per sua natura , limitata in tal senso , necessiterebbe a maggior ragione di soluzioni tecniche  diverse per avere possibilità di sviluppo secondo schemi non ripetitivi e limitanti,

permette di  realizzare  accostamenti arditi, attraverso l’integrazione o unione  di immagini  di campi semantici  diversi : come avviene ,ad esempio in letteratura, attraverso l’utilizzo di metafore o altre figure retoriche,  ridando  un impulso creativo ed originalità al messaggio finale,


consente  di proporre ,  anche nella fotografia , stili e contenuti  creativi : simbolici ,concettuali , surreali , ecc., potenzialmente con infinite  possibilità di applicazione e di sviluppo.


Infine, rispetto all’utilizzo solo della postproduzione, cui comunque può essere abbinata, presenta alcune differenze e vantaggi:
  • in interno-camera  è possibile, partendo da un'idea , trovare sul campo i soggetti idonei alla sua realizzazione componendo gli scatti in quest'ottica a priori e dunque  consente  di programmare e progettare  meglio il risultato finale,
  • è possibile, in pochi istanti,  provare combinazioni di soluzioni diverse e visualizzarle immediatamente,
  • il risultato di una sovrapposizione in interno-fotocamera  e certi effetti( soprattutto con più sovrapposizioni), non sempre  sono riproducibili in postproduzione che peraltro richiede tempi più lunghi di lavoro.
Naturalmente questa tecnica, attualmente, presenta anche dei limiti  , molte volte però superabili con  la postproduzione:

anche quando ben programmata nelle dominanze tra le diverse foto da sovrapporre ,la fotografia finale risulta  spesso poco definita in alcune aree o con aloni indesiderati, spesso manca di contrasto , difetti che peraltro , come detto , è quasi sempre possibile eliminare con alcuni rapidi interventi successivi in postproduzione.


Ovviamente , i risultati migliori si ottengono utilizzando almeno una o più foto con lo sfondo uniforme (chiaro o scuro ) con il soggetto  preventivamente fotografato in una posizione ottimale e calcolando ad ogni scatto l’esposizione più idonea .

Come si vede questo è uno dei possibili percorsi sperimentali peraltro non nuovi ,ma forse storicamente poco sfruttati per la realizzazione di foto creative unitamente ovviamente ad altri presenti all’interno della fotocamera ed alla capacità tecnica ed intuitiva di chi fotografa di sfruttare elementi presenti sul campo ,primo fra tutti ,quella che in fondo è l’essenza della fotografia : l’uso e la gestione  della luce.

Bergamo 2010
Angelo Mazzoleni

ALCUNE ALTRE FOTOGRAFIE

Serie notturno-crepuscolari



 

 

 




MACROFOTOGRAFIE



 

                                                                                                                          

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